La persona che soffre di vertigini ha la sensazione che la stanza e tutto l’ambiente intorno si muovano e comincino a giare. Il nome deriva infatti dal latino “verto”, “ruotare su se stessi”, ed è esattamente questa la sensazione che si prova.

Spesso causate da patologie vestibolari, le vertigini possono originarsi anche a seguito di problemi al sistema nervoso, cardio-vascolare o al rachide cervicale. Scopriamo insieme come riconoscerle e come osteopatia e fisioterapia

Vertigini, le cause

La causa primaria di vertigine è la cosiddetta Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB), una patologia benigna nota anche come Canalolitiasi e diffusa soprattutto tra gli anziani. In seguito ad un trauma, ma anche in assenza di un evento scatenante, si staccano e fluttuano nei canali semicircolari del vestibolo piccoli cristalli di carbonato di calcio (i cosiddetti “sassolini”). Un’altra frequente causa di vertigini è la Labirintite, causata da uno stato infiammatorio, nella maggior parte dei casi conseguente ad un’infezione virale o batterica del labirinto, che invia al cervello segnali.
possono aiutare.

Tra le altre cause troviamo:

la sindrome di Ménière, patologia dell’orecchio interno dovuta ad un accumulo di endolinfa nel labirinto, in cui alle vertigini si associa tipicamente ovattamento auricolare ed acufeni
la neuronite vestibolare, un’infiammazione dei nervi che collegando il labirinto all’encefalo.

Sono tutte patologie, queste, che causano le cosiddette VERTIGINI PERIFERICHE (dovute a problemi dell’apparato vestibolare).

Esiste poi un’altra tipologia di vertigini, le VERTIGINI CENTRALI, provocate invece da patologie del sistema nervoso centrale (più frequentemente emicrania e sclerosi multipla), in cui, invece, si ha una sensazione di “sbandamento” e disequilibrio, talvolta con caduta a terra.

Ma, molto spesso, a causare le vertigini può essere semplicemente una problematica del RACHIDE CERVICALE.

Vertigini, i sintomi

Sebbene la vertigine sia essa stessa un sintomo, spesso compare insieme a:

● mal di testa
● senso di nausea
● sudorazione
● acufeni
● malessere generalizzato

Non esiste una sintomatologia o una durata “fissa”, ma per curarle è fondamentale individuarne la causa.

Per farlo, il medico andrà ad eseguire un esame clinico della funzionalità vestibolare seguito dagli opportuni test di approfondimento: test audiometrici, esame posturografico, TAC, RMN ed EcoDoppler dei vasi del collo.

Solo una volta ottenuti i risultati, saprà indicare la terapia più opportuna.

Perché l’osteopatia e la fisioterapia aiutano chi soffre di vertigini

Tra le più efficaci forme di trattamento per le vertigini vi è la riabilitazione attraverso l’osteopatia e la fisioterapia. La riabilitazione vestibolare consiste, infatti, in specifici esercizi volti al recupero della completa efficienza dell’equilibrio, in pazienti che soffrono di deficit centrali o periferici.

Per la riabilitazione delle vertigini, il ruolo del fisioterapista è dunque fondamentale: nella maggior parte dei casi risolve la disfunzione ma, qualora la causa non sia risolvibile attraverso la fisioterapia, accelera il recupero e riduce il problema.

Durante la seduta si andranno ad eseguire specifici esercizi per il controllo posturale statico e dinamico, ma anche per il controllo oculomotorio. L’osteopatia si rivela particolarmente utile quando le vertigini sono scatenate dalla cervicale: se la sindrome vertiginosa è accompagnata da dolori al collo, il trattamento osteopatico riesce a risolverle all’origine.

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